Nuovo Protocollo anti-Covid regionale
Pubblichiamo il nuovo Protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 in relazione allo svolgimento in sicurezza in impianti sportivi di attività comuni a tutte le discipline in Emilia-Romagna
Allegato parte integrante – 1 Regione Emilia-Romagna Allegato 1 del 24 settembre 2020
1. Finalità
L’obiettivo del presente protocollo è fornire linee guida e indicazioni operative, omogenee sul territorio regionale, finalizzate a incrementare l’efficacia delle misure precauzionali di contenimento da adottare per contrastare la diffusione del contagio da Sars CoV-2 all’interno degli impianti sportivi, in relazione alle
attività trasversali comuni a tutte le persone che frequentano l’impianto indipendentemente dalla
disciplina praticata .
Le presenti indicazioni sono volte a fornire le indicazioni generali e le azioni di mitigazione necessarie ad accompagnare e consolidare la ripresa degli sport da contatto e degli eventi a questi legati e vi si devono attenere tutti i soggetti che gestiscono, a qualsiasi titolo, impianti sportivi, e gli Organismi Sportivi e
Associazioni e Società sportive che svolgono attività amatoriale e dilettantistica.
Per impianto sportivo si intende indifferentemente ogni luogo destinato allo svolgimento di attività motoria e sportiva, eventualmente fornito degli attrezzi necessari, di spogliatoi, di impianti igienici e docce ovvero ogni impianto che rappresenta un insieme di uno o più spazi di attività dello stesso tipo o di tipo diverso,
che hanno in comune i relativi spazi e servizi accessori (Linee guida per l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere del 19/05/2020) .
Si evidenzia altresì l’importanza della responsabilità individuale da parte di tutti i fruitori degli impianti nell’adozione di comportamenti rispettosi delle misure di sicurezza e prevenzione e, a tal fine, l’esigenza di una adeguata informazione rivolta a tutti.
Il presente documento, che rappresenta il livello minimo di misure che devono essere adottate da tutti gli impianti per quanto riguarda aree comuni, spogliatoi, docce, servizi igienici, è stato redatto nel rispetto dei principi contenuti nelle linee guida nazionali e potrà essere aggiornato, integrato o modificato , sulla base dell’evoluzione delle disposizioni del Governo, dell’evoluzione dello scenario epidemiologico, nonché di eventuali ulteriori indirizzi di carattere tecnico-scientifico di livello nazionale o internazionale.
2. Misure di carattere generale
L’adozione delle misure comportamentali di seguito descritte è richiesta a tutte le persone che accedono, a qualsiasi titolo, agli impianti: lavoratori, collaboratori, utenti e accompagnatori.
In considerazione dell’importanza della responsabilizzazione individuale dei fruitori degli impianti sportivi nell’adozione di comportamenti rispettosi delle misure di sicurezza e prevenzione, deve essere garantita l’adozione da parte dei gestori dell’impianto, di tutti i possibili strumenti di informazione e comunicazione
rivolte ai fruitori sulle regole di accesso e comportamento .
In particolare, il gestore, attraverso le modalità più idonee ed efficaci, informa tutti i lavoratori, i collaboratori e chiunque acceda alla struttura circa le disposizioni vigenti, consegnando e/o affiggendo
all’ingresso e nei luoghi maggiormente visibili dei locali aziendali, appositi depliants e idonea cartellonistica finalizzati ad informare sulle misure precauzionali atte a contrastare la diffusione del virus responsabile del COVID-19 e sui corretti comportamenti da mantenere da parte dei fruitori.
3. Accesso all’impianto
Dovrà essere definito, in base alla ampiezza dell’impianto, degli spazi comuni (atrio, sale d’attesa, ecc) e dei servizi accessori (spogliatoi, docce, ecc), il numero massimo di persone che possono essere presenti contemporaneamente nei diversi ambienti senza compromettere la possibilità di mantenere il distanziamento interpersonale previsto.
Dovrà essere pianificato un programma delle attività prevedendo tra un turno di utilizzo e l’altro un intervallo temporale di minimo 15 minuti che consenta di pulire e assicurare il ricambio dell’aria nei locali dedicati ai servizi accessori (spogliatoi, docce, ecc) e all’attività sportiva vera e propria.
Gli accessi all’impianto devono avvenire in modo ordinato, al fine di prevenire assembramenti e rispettare il distanziamento interpersonale di almeno un metro. Ove opportuno in ragione dei flussi in ingresso e uscita e se possibile in ragione delle condizioni logistiche esistenti, potranno essere individuati percorsi dedicati differenziati per l’ingresso e l’uscita dalla struttura.
4. Misure di prevenzione e protezione
Fatte salve le misure specifiche relative alle singole discipline sportive e previste nei Protocolli approvati dalle Federazioni Sportive Nazionali e Discipline Sportive Associate di riferimento e Enti di Promozione Sportiva, nonché della Federazione Medico Sportiva Italiana e fatte salve le indicazioni contenute nei documenti emanati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, di seguito si riportano le misure di prevenzione e protezione da adottare nell’ambito delle attività che si svolgono negli spazi comuni e nei servizi accessori all’impianto sportivo e che, come tali, non riguardano direttamente la specifica disciplina sportiva .
Il personale addetto al ricevimento dell’utenza dovrà essere dotato di dispositivi e attrezzature di protezione nelle postazioni di lavoro che limitino il contatto con droplets e aerosol (mascherine ed eventuali schermature) e dovrà fornire tutte le informazioni relative alle disposizioni e ai comportamenti da rispettare all’interno dell’impianto per prevenire i rischi.
L’accesso dell’utenza è consentito alle seguenti condizioni:
• uso delle mascherine chirurgiche (o analoghe mascherine consentite) che dovranno essere indossate durante la permanenza nelle aree comuni e negli spogliatoi. Non sono soggetti all’obbligo i bambini al di sotto dei 6 anni d’età nonché i soggetti con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina.
• mantenimento della distanza interpersonale di almeno un metro tra le persone
• assenza di segni/sintomi (es. febbre, tosse, difficoltà respiratoria, alterazione di gusto e olfatto) per un periodo precedente l’attività pari almeno a 3 giorni.
L’ingresso presso l’impianto sportivo non sarà consentito in caso di rilevamento di temperatura corporea superiore a 37,5° o di presenza di sintomi.
In sede di primo accesso chiunque entra nell’impianto (utente, operatore, accompagnatore, ecc) dovrà dichiarare l’assenza di segni e sintomi compatibili con COVID-19 nei tre giorni precedenti e di non aver avuto contatti con un caso confermato di COVID-19 nei 14 giorni precedenti. Nella dichiarazione l’interessato si impegna a comunicare tempestivamente ogni variazione del proprio stato di salute e l’insorgere di eventuali sintomi Covid-19 compatibili. Solamente in caso di variazione rispetto alle condizioni
precedentemente attestate andrà compilata e sottoscritta una nuova autodichiarazione.
I soggetti responsabili delle attività sportive in corso sono tenuti a mantenere il registro dei presenti, che contempla anche chi assiste all’evento a qualsiasi titolo, nella sede degli allenamenti e degli eventi (atleti, staff tecnico, dirigenti, medici, etc.). Detto registro dovrà essere mantenuto per almeno 14 giorni a disposizione delle Autorità sanitarie, nel rispetto della normativa su acquisizione e conservazione dei dati sensibili personali.
Relativamente all’utilizzo dei guanti monouso, in considerazione del rischio aggiuntivo derivante da un loro errato impiego, si ritiene di privilegiare la rigorosa e frequente igiene delle mani con acqua e sapone, soluzione idro-alcolica o altri prodotti igienizzanti, sia per clienti/visitatori/utenti, sia per i lavoratori (fatti salvi, per questi ultimi, tutti i casi di rischio specifico associato alla mansione). Pertanto, all’ingresso e in diversi punti dell’impianto devono essere predisposti dispenser contenenti soluzione idroalcolica o salviette igienizzanti per le mani e ogni persona deve procedere alla igienizzazione delle mani sia in ingresso che in uscita.
5. Servizi igienici e spogliatoi
Si raccomanda di organizzare gli spazi negli spogliatoi e docce in modo da assicurare le distanze di almeno un metro (ad esempio prevedere postazioni alternate o separate da apposite barriere). L’utilizzo dello spogliatoio deve comunque essere contingentato per garantire le distanze di sicurezza all’interno degli stessi. Tutti gli indumenti ed oggetti personali dovranno essere riposti dentro la borsa personale, anche qualora depositati negli appositi armadietti. Si raccomanda di non consentire l’uso promiscuo degli
armadietti e di mettere a disposizione dei sacchetti per riporre gli effetti personali. Potranno altresì essere messi a disposizione degli utenti prodotti detergenti e strumenti usa e getta per la pulizia dell’armadietto che ciascun utente potrà fare in autonomia.
Occorre prevedere la pulizia degli spogliatoi e dei servizi igienici più volte durante la giornata, in particolare questi locali andranno arieggiati tra un turno di utilizzo e l’altro.
6. Pulizia e disinfezione
Per il corretto inquadramento di cosa si intenda per attività di pulizia, disinfezione e sanificazione, fare riferimento al documento “Indicazioni tecniche per attività di pulizia, disinfezione e sanificazione in relazione al rischio SARS CoV-2” predisposto dal Servizio regionale Prevenzione collettiva e Sanità pubblica, allegato al Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 82 del 17/05/2020.
Il gestore dell’impianto assicura la pulizia e igiene degli ambienti comuni con frequenza quotidiana, mentre nei locali spogliatoi, docce e servizi igienici il servizio va svolto ad ogni turno di utilizzo.
La pulizia deve riguardare in particolare le superfici con particolare attenzione a quelle toccate più frequentemente (maniglie, corrimani, ecc).
Tutti gli ambienti comuni devono essere arieggiati giornalmente mentre per spogliatoi e docce ad ogni turno di utilizzo.
Nel caso che un soggetto risulti affetto da COVID-19 e abbia stazionato all’interno dell’impianto in fase di contagiosità si procede alla pulizia e disinfezione dei suddetti locali come da procedure del documento Indicazioni pulizia e disinfezione.
7. Gestione di un caso sospetto
All’interno dell’impianto deve essere presente una stanza dedicata ad accogliere temporaneamente e in urgenza le persone che presentassero sintomi compatibili con contagio da SARS-CoV-2 insorti durante la permanenza nel sito .
Nel caso in cui un soggetto a qualsiasi titolo presente nel sito dovesse manifestare sintomi compatibili con contagio da SARS-CoV-2, occorre provvedere al suo isolamento nel locale dedicato, assicurandosi che sia dotato di mascherina chirurgica.
Il soggetto deve essere invitato a rientrare presso la propria abitazione utilizzando mezzi propri e non pubblici ed a contattare il proprio Medico curante per la valutazione clinica . Qualora si debba aspettare un accompagnatore per il rientro, il soggetto dovrà stazionare nel locale adibito a questa
funzione durante l’attesa.
Qualora si tratti di un minorenne andranno avvisati i genitori per accompagnarlo a casa. In attesa dell’arrivo dei genitori un adulto dell’organizzazione sportiva sarà responsabile di gestire il minore nel locale dedicato e utilizzerà a sua volta una mascherina chirurgica, evitando il contatto e
mantenendo le distanze.
La stanza andrà pulita e arieggiata dopo il suo utilizzo.
In entrambe le situazioni sarà il medico curante a valutare, in base alla clinica, alla storia individuale, al contesto familiare ed epidemiologico, l’opportunità o meno di richiedere .il tampone per SARS-CoV-2 al DSP.
8. Gestione di un caso accertato di positività COVID-19
Ove venga rilevato un caso di positività in un soggetto frequentante l’impianto sportivo, il DSP effettuerà una indagine epidemiologica finalizzata alla valutazione dei provvedimenti da mettere in atto. Il soggetto gestore dell’impianto e/o gestore della specifica attività sportiva è tenuto a fornire alla Autorità sanitaria gli elenchi nominativi di coloro che hanno frequentato l’impianto nelle date e/o nei gruppi sportivi rilevati di interesse per l’attività di contact-tracing. A tal fine è mandatario conservare i registri delle presenze di cui al precedente punto 2 per almeno 14 giorni.
9. Microclima
Per quanto riguarda il microclima , è fondamentale verificare le caratteristiche di aerazione dei locali e degli impianti di ventilazione e la successiva messa in atto di condizioni di mantenimento di adeguati ricambi e qualità dell’aria indoor . Per un idoneo microclima è necessario:
Garantire periodicamente l’aerazione naturale nell’arco della giornata in tutti gli ambienti dotati di aperture verso l’esterno, dove sono presenti postazioni di lavoro, personale interno o utenti esterni, evitando correnti d’aria o freddo/caldo eccessivo durante il ricambio naturale dell’aria;
Aumentare la frequenza della manutenzione/sostituzione dei pacchi filtranti dell’aria in ingresso (eventualmente anche adottando pacchi filtranti più efficienti);
In relazione al punto esterno di espulsione dell’aria, assicurarsi che permangano condizioni impiantistiche tali da non determinare l’insorgere di inconvenienti igienico sanitari nella distanza tra i punti di espulsione ed i punti di aspirazione;
Attivare l’ingresso e l’estrazione dell’aria almeno un’ora prima fino ad una dopo l’accesso da parte del pubblico;
Nel caso di locali di servizio privi di finestre quali spogliatoi, servizi igienici, ecc., ma dotati di ventilatori/estrattori meccanici, questi devono essere mantenuti in funzione almeno per l’intero orario di lavoro;
Per quanto riguarda eventuali ambienti (quali ad esempio corridoi, zone di transito o attesa) normalmente dotati di minore ventilazione o privi di ventilazione dedicata, andrà posta particolare attenzione al fine di evitare lo stazionamento e l’assembramento di persone, adottando misure organizzative affinché gli stessi ambienti siano impegnati solo per il transito o pause di breve durata;
Negli edifici dotati di specifici impianti di ventilazione con apporto di aria esterna, tramite ventilazione meccanica controllata, eliminare totalmente la funzione di ricircolo d’aria;
Relativamente agli impianti di riscaldamento/raffrescamento che fanno uso di pompe di calore, fancoil, o termoconvettori, qualora non sia possibile garantire la corretta climatizzazione degli ambienti tenendo fermi gli impianti, pulire in base alle indicazioni fornite dal produttore, ad impianto fermo, i filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati;
Le prese e le griglie di ventilazione devono essere pulite con panni puliti in microfibra inumiditi con acqua e sapone, oppure con alcol etilico al 75%;
Evitare di spruzzare prodotti per la pulizia detergenti/disinfettanti spray direttamente sui filtri per non inalare sostanze inquinanti, durante il funzionamento.
10. Ristorazione-bar
Nel caso di presenza all’interno dell’impianto di un bar o di un punto ristoro valgono le indicazioni dello specifico protocollo regionale approvato con decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 82 del 17/05/2020
11. Formazione e informazione del personale
Il soggetto gestore dell’impianto provvederà a formare ed informare il proprio personale tramite momenti formativi che includano i contenuti della presente linea guida e le eventuali procedure organizzative interne per la prevenzione della diffusione del virus responsabile del COVID-19.
Ogni membro del personale, sia collaboratore che dipendente della struttura, sia dipendente di ditte terze operanti nella struttura, dovrà rispettare rigorosamente le misure indicate nelle presenti linee guida.
Si raccomanda la responsabilizzazione del personale riguardo al fatto che in caso di temperatura superiore a 37,5 °C e sintomatologia simil influenzale non ci si deve recare al lavoro ma si deve rimanere al proprio domicilio e contattare il proprio medico curante.